Dal Vangelo secondo Matteo 7,1-5
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:…
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore
COMMENTO
…Finché, però, hai la trave davanti al tuo occhio, renditene conto! Rendendoti conto dei tuoi limiti, forse, potrai capire ed accettare i limiti degli altri! Accettare non è giudicare, è condividere il fatto di essere limitati, con umiltà. Con umiltà avrai così la possibilità di capire che l’essere umano con tutta la sua “prosopopea”, arroganza, è veramente poco e poco autonomo, e che ha bisogno di fidarsi e affidarsi. Affidarsi a Dio, affidargli quel poco che si è, mettendosi a disposizione, nella condivisione, di chiunque che, per i suoi limiti, da solo non ce la fa. Non giudicare, quindi, ma condividere un bisogno, una necessità, camminando insieme nella protezione di Dio che ci ama e ci propone il nostro bene.